Novamont Agro
Promuoviamo un modello di agricoltura sostenibile basato sull’utilizzo a cascata delle materie prime vegetali e sullo sviluppo di soluzioni che contribuiscono a risolvere specifiche problematiche ambientali
NOVAMONT è attiva nel mondo dell’agricoltura, a partire dall’utilizzo di materie prime locali (colture a basso input, sottoprodotti, scarti di lavorazione), nella logica di una loro valorizzazione “a cascata” fino alla produzione di soluzioni sostenibili attraverso processi industriali innovativi che riducono l’impatto ambientale e incrementano la sicurezza.Con la nostra attività di ricerca puntiamo a identificare colture autoctone, che possano essere coltivate in terreni marginali e non irrigui, per permettere di valorizzare le specificità locali, mantenendo la biodiversità, e con una grande attenzione alla fertilità dei suoli. Allo stesso tempo viene massimizzato l’utilizzo di tutte le componenti produttive, che da “scarti” diventano co-prodotti ovvero punti di partenza di nuove filiere. Seguendo questo approccio attiviamo filiere agroindustriali innovative rispettose del territorio, in collaborazione con gli agricoltori e le loro associazioni.
Le nostre soluzioni dedicate al mondo dell’agricoltura, ottenute dalla bioraffineria integrata nel territorio, contribuiscono a risolvere specifiche problematiche legate al fine vita di alcuni prodotti (ad esempio pacciamature, clips, dispenser per feromoni), di minimizzare i rischi legati alla dispersione di prodotti nell’ecosistema (biolubrificanti) o di ridurre l’uso di alcune molecole ad alto impatto ambientale (bioerbicidi).
Il nostro modello di agricoltura sostenibile contribuisce alla lotta contro la desertificazione dei suoli
L'intensificazione delle pratiche agricole e la loro gestione poco sostenibile hanno contribuito nel tempo all’erosione del suolo, inducendo il progressivo fenomeno della desertificazione. Uno studio condotto da CNR, ENEA e ISPRA nel 2015 ha rilevato che il 21,3% del territorio italiano è considerato potenzialmente a rischio e il 41% di queste aree è rappresentato dalle regioni del centro e del sud Italia. Lo stesso andamento è riportato da studi della FAO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura - per quanto riguarda lo stato dei suoli a livello mondiale.Il suolo è una risorsa non rinnovabile di vitale importanza per garantire la produzione agricola, la crescita della vegetazione, la moderazione dei flussi d’acqua verso le falde acquifere, la riduzione del rischio di alluvioni, la regolazione dei flussi di energia con l’atmosfera, il mantenimento dell’attività biologica e della biodiversità dei territori.
Contrastare l’intensificazione del fenomeno della desertificazione diventa prioritario per contribuire, da un lato, alla lotta al cambiamento climatico grazie alla capacità del suolo di catturare l’anidride carbonica (CO2) atmosferica nel terreno e, dall’altro, alla sicurezza alimentare. Per fare questo occorre ripartire dalla promozione di un'agricoltura sostenibile, che rimetta il ciclo del carbonio in posizione centrale, e che consenta attraverso pratiche innovative di ripristinare uno dei principali elementi della fertilità del terreno, ovvero la sostanza organica.
L’utilizzo del compost di qualità ottenuto in agricoltura gioca un ruolo fondamentale nel preservare la sostanza organica presente nel suolo, nel frenare il degrado biologico e nel ridurre le emissioni di gas serra. Il compost è infatti un prezioso ammendante per i terreni, ricco di sostanze umiche, ottenuto dalla trasformazione dei rifiuti organici tramite processo di compostaggio.
Ogni anno in Europa vengono prodotte 96 milioni di tonnellate di rifiuto organico che potrebbero essere trasformate in compost di qualità e dare carbonio ai suoli e maggiore salute e resistenza ai terreni. Tuttavia, 66 milioni di questi 96 milioni non sono raccolti, ma sono conferiti in discarica, togliendo questo driver di fertilità per il suolo al suolo stesso.
Una corretta raccolta della frazione organica di rifiuto e l’utilizzo di soluzioni biodegradabili e compostabili, aiuta a ridurre la contaminazione da plastiche del rifiuto organico e di conseguenza ad ottenere un compost di qualità.